TUTTI TRANNE TE
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Diretta da Will Gluck, regista di Amici di letto e Peter Rabbit, questa rom-com ambientata in Australia vede protagonisti Sydney Sweeney e Glen Powell. Lei, statunitense, classe 1997, una lunga chioma bionda, due grandi occhi azzurri (ehm, diciamo non solo quelli) e un sorriso smagliante, ha debuttato sul grande schermo con C’era una volta a Hollywood (2019) di Quentin Tarantino ed è salita alla ribalta grazie alla serie tv HBO di grande successo Euphoria conquistando ben presto la generazione Z. Lui, texano, classe 1988, è il classico belloccio muscoloso, ma dalla faccia birichina, noto per il suo ruolo in Top Gun: Maverick (2022).
Affascinante e spiritosa lei. Un po’ tontolone e impacciato lui. Fatto è che insieme funzionano e alla grande. Tanto che recentemente ci sono stati diversi rumors, poi smentiti, su una reale storia d’amore tra i due. Finta o vera che sia poco importa, perché la chimica tra i due sul grande schermo abbonda. E questo è quel che conta per noi spettatori pronti a volare proprio nella città con cui l’attrice condivide il nome.
Presupposto del film è il classico hate to love. Per dirla in italiano: da nemici ad amanti il passo è breve. Per dirla come al cinema: poco cambia con l’inizio della storia tra Bridget Jones e il suo capo Daniel Cleaver. In questo caso Bea (Sydney Sweeney) è una studentessa di legge alla Boston University (in realtà l’ha appena lasciata ma ancora non l’ha detto ai genitori), mentre Ben (Glen Powell) lavora nel settore finanziario alla Goldman Sachs. I due si incontrano, passano una bella giornata insieme, fanno l’amore. Il giorno dopo però tutto si rompe. Malintesi ed equivoci li allontanano. Dall’amore però non si sfugge: si ritroveranno inaspettatamente su un volo destinazione Sydney come invitati allo stesso matrimonio.
Tanti scontri verbali che nascondono scintille. Gag piuttosto esilaranti (dai grossi ragni nei calzoncini ai surfisti con la sabbia nel bocchettone). Dichiarazioni d’amore finali sullo stile della più bella di tutte, ovvero quella di Harry ti presento Sally al veglione di Capodanno a New York, ma questa volta davanti alla Sydney Opera House. E (senza fare spoiler) paure superate per raggiungere l’amata alla Pretty Woman dove Richard Gere, sebbene spaventato dall’altezza, saliva la famosa scala antincendio, l’happy end è assicurato.
Un lieto fine dei tempi moderni garantito da questa coppia per certi versi un po’ Barbie e un po’ Ken, ma che strizza l’occhio (vedetelo e capirete perché) anche a Kate Winslet e Leonardo DiCaprio. Se la citazione di Titanic non è un caso. La musica però è tutt’altra (Unwritten di Natasha Bedingfield fa da padrone). E non ci dispiace affatto. E questa commedia romantica americana non solo non affonda, ma fa stare bene. A un certo punto Bea dice a Ben: “Ho avuto paura perché sono stata bene”. Ecco, non abbiate paura e andatela a vedere.