DORA E LA CITTÀ PERDUTA
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Dora e la città perduta, film diretto da James Bobin, è un live-action basato sulla serie animata prodotta da Nickelodeon “Dora l’esploratrice”. Dora (Isabela Moner) è un’avventuriera nata, che ha trascorso gran parte della sua vita esplorando l’impervia giungla insieme ai genitori (Eva Longoria, Michael Peña). Nessuna esplorazione e nessun posto ostile potevano prepararla, però, a una delle imprese più pericolose di sempre: andare al liceo. Insieme all’amica fidata, la scimmia azzurra Boots, suo cugino Diego (Jeffrey Wahlberg), un misterioso abitante delle foreste (Eugenio Derbez) e altri amici, la ragazza partirà per un’avventura senza precedenti alla ricerca dei suoi genitori scomparsi, cercando di risolvere un mistero impossibile dietro una città Inca perduta.
Proprio come i giovani protagonisti della terza stagione di Stranger Things, la scatenata Dora Marquez si trova ad affrontare una doppia impresa: da una parte l’adolescenza e dall’altra un’avventura decisamente pericolosa, che nel suo caso non prevede mostri soprannaturali e dimensioni parallele, ma la porta, in seguito a un rapimento, in Perù, fra la foresta amazzonica e le sabbie mobili.
La storia di Dora non è sconosciuta ai più giovani. Il personaggio esisteva già ed è apparso per la prima volta nel 2000 nella serie animata Dora l’esploratrice, arrivata sui nostri piccoli schermi nel 2005. Era da tempo che si parlava di un passaggio al cinema, ma perché il sogno diventasse realtà ci volevano l’intelligenza e il coraggio del regista James Bobin e dello sceneggiatore Nicholas Stoller, che avevano già unito le forze per I Muppet e Muppets 2.
In omaggio all’originale i due hanno deciso di non trasformare in creature in carne ed ossa la scimmietta Boots e la volpe Swiper, che nel film hanno acquistato ancora più dignità (nella versione originale) grazie e due voci eccellenti: Danny Trejo e Benicio del Toro. Quanto a Dora, che non è più bambina come nella serie, ma ha 16 anni, il personaggio è stato affidato a Isabela Moner, che nel 2017 ha dato una svolta alla propria carriera recitando in Transformers 5: L’Ultimo Cavaliere. Subito dopo è arrivato per lei Soldado di Stefano Sollima, dov’era la figlia di un boss del narcotraffico. La Moner era una fan sfegatata di Dora L’esploratrice, che da piccola guardava sempre insieme al fratello prima di andare a scuola. Il set del film le ha fatto riscoprire la sua parte bambina e l’ha spronata a essere più intraprendente nella vita e a non dire più: “Questo non lo posso fare”. Per lei come per Jeff Wahlberg, che impersona suo cugino Diego, Eva Longoria e Michael Peña sono stati ottimi compagni di lavoro, professionali e capaci di improvvisare come nessuno mai. Per Eva Dora e la città perduta è stato un break dalla maternità, mentre Michael ha gradito il cambio di rotta (in direzione family movie) dopo l’esperienza de Il Corriere – The Mule e la serie Narcos: Messico.
Girato in Australia, Dora e la città perduta ha ottenuto un buon punteggio su Rottentomatoes e Isabela Moner è stata apprezzata per il suo carisma e per la sua recitazione naturale. James Bobin ha diretto il film a tre anni di distanza da Alice attraverso lo specchio, il sequel di Alice in Wonderland di Tim Burton.