I PROFUMI DI MADAME WALBERG
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Guillaume Favre è uno chauffeur separato dalla moglie e dal mondo. Il suo reddito, fluttuante come la sua vita, è appeso a un filo: ai tre punti che gli restano per non perdere la patente e la figlia, di cui la madre ha la custodia piena. Il suo capo preferisce assegnare vetture di lusso a conduttori che non rischiano di vedersi sospendere la licenza di guida da un momento all’altro. Ma un giorno, come una sfida, gli affida madame Walberg, cliente capricciosa e ‘naso’ reputato nel mondo dei profumi di lusso. Anne Walberg è capace di avvertire ogni genere di odore e di ricostruire un profumo in funzione di opportunità industriali o economiche. Egocentrica e maniacale, non riesce a scoraggiare Guillaume, determinato a resistere. Così, contro ogni logica, Anne e Guillaume finiscono per intendersi, producendo insieme una fragranza nuova.
I profumi di Madame Walberg appartiene alla commedia (umana) e riposa su una coppia antagonista che si completa, padrone e servitore, passeggero e conducente nello specifico. Ma il film di Grégory Magne, sensibile e segreto, ha altre risorse.
L’orizzonte del racconto non si lascia facilmente indovinare e gioca in maniera originale sul suo soggetto, uno chauffeur che aspira a una seconda occasione all’ombra della diva che moltiplica comportamenti curiosi: getta via il suo pacchetto di sigarette, gli domanda di cambiare le lenzuola dell’hotel dove soggiornano, si tiene risolutamente lontana dai suoi interlocutori.
Quello che cerca di proteggere mademoiselle Walberg, come vuole essere chiamata a dispetto del titolo italiano, è il suo olfatto, che si rivela uno strumento d’eccezione. La protagonista rifugge tutti quegli odori, tabacco o detersivi, che potrebbero compromettere le sue capacità prima di una perizia. Alle stranezze del mestiere si aggiunge un disprezzo congenito per l’altro, che appare sempre come un ostacolo o un mezzo. Ma seguendo i passi di Guillaume, ci appassioniamo progressivamente ad Anne e all’esercizio della sua arte, agli incarichi che le vengono proposti, alle traiettorie del suo talento e alla sua vulnerabilità.
Con sottigliezza, I profumi di Madame Walberg disegna l’incontro di due solitudini, un uomo e una donna in impasse, senza cedere mai alla facilità del romance. Se la relazione antagonista dimora classica, la nascita di un’affinità elettiva è fondata sulla creatività e non sull’attrazione sentimentale. I profumidel mondo permettono di incrociare due itinerari esistenziali e donano a due personaggi che tutto oppone una dimensione sensoriale da condividere. Un bouquet senza dominanza evidente ma rotondo nell’accordare i due componenti principali.